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Balsamo utilizza nei lavori di questi anni molto introspettivi e personali, spesso, l'aerografo con il quale supera il concetto di forma chiusa, studiando i dualismi tra finito e infinito, tra forma e spazio, fra segno e colore: ne scaturiscono composizioni permeate da luci artificiose
che evidenziano la meta-fisicita' di tutte le cose.Il termine "Evocazioni", del resto, rimanda a sua volta proprio alla traccia o ad un'impronta indiretta di un ricordo, di un qualcosa che è passato sulla tela, lasciando un segno, tra luci e ombre.
(Ginevra Balsamo)
1978
– 1979
– 1979